La figura del Maestro Francesco Antonio Salis è stata per Santu Lussurgiu e non solo un punto di riferimento importante per quasi cinquant’anni. La sua esperienza nata nel contesto del Centro di Cultura, ha segnato in modo positivo l’evolversi della cultura nella nostra popolazione. Il Centro di Cultura per l’Educazione Permanente di Santu Lussurgiu, organo periferico dell’Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo U.N.L.A., Associazione senza scopo di lucro, nato nel 1951 ,sapientemente guidata dal responsabile Maestro Francesco Antonio Salis, ha svolto per il territorio un importante compito di stimolo e di sostegno nei confronti di tutte le attività culturali ed ha cercato di sollecitare la popolazione del posto a migliorare la propria condizione culturale e sociale.
La scomparsa di Francesco Antonio Salis segna in modo triste una misura di tempo cruciale per lo sviluppo dell’attività museale in Sardegna, in particolare per quella legata ai processi di valorizzazione dei beni culturali del territorio. L’intero suo percorso si situa storicamente in un’azione culturale di fortissimo impianto pedagogico, in cui la ragione di essere del Museo della Tecnologia Contadina a Santu Lussurgiu si collega alla necessità di intervenire per proteggere la comunità dai pericoli dell’anomia e della debolezza culturale.
Museo dunque nato dal basso, sulla base della sollecitazione di un gruppo di mediatori culturali capaci di attivare un percorso virtuoso fra il recupero e valorizzazione della memoria della cultura contadina e l’acquisizione di nuovi strumenti di comunicazione.