Questa è la sala delle grandi macchine idrauliche ed
alambicchi. In essa troviamo la gualchiera, il mulino e l’alambicco. La gualchiera veniva spiegata con perizia dal maestro sfruttando un modellino in legno e ricordava sempre con fierezza che “ci è costata molto perché ormai era l’ultima e noi l’abbiamo salvata per miracolo”.
L’alambicco presente è invece un raro esemplare francese Egrot ad azione continua completamente in rame proveniente dall’antica distilleria “Nicolò Meloni”.
Il Maestro raccontava con ironia sottile le tecniche per la produzione dell’acquavite, e aggiungeva che era prassi comune avere un alambicco in ogni famiglia perché il lussurgese era un maestro distillatore nonostante i pubblici controlli riguardo a questa fiorente industria clandestina.