Proseguiamo che mi sembrate un pò stanchi – così continuava su Mastru , introducendo la sala successiva, la Sala “E”.
Quest’ultima è invece occupata dagli attrezzi e dalle macchine degli artigiani e dei loro apprendisti e manovali. Sono rappresentati tutti gli strumenti relativi all’artigianato locale: dai fabbri ai falegnami, dai calzolai ai sarti, dai conciatori di pelle ai maniscalchi, dal boscaiolo al bottaio.
Erano presenti inoltre due apparecchi che venivano utilizzati per la produzione del miele. Ma l’arnese più singolare è a mio avviso S’Iscuadra tunna, la squadra tonda.
[…] questo è importantissimo, è un compasso da muratore per tracciare le circonferenze ovali. Per fare le architravi delle finestre e delle porte a forma di arco ribassato […] poi questa architettura è cambiata e questo strumento è scomparso e noi siamo cresciuti senza conoscerlo e senza sapere che esistesse […]poi ci hanno chiamato in una casa e siamo riusciti a recuperarlo.