La Sala “C”contiene gli strumenti della filatura, della tessitura e del cucito. La sezione tessile accoglie un ricchissimo corredo di attrezzi che servivano per filare e tessere il lino e la lana. In questa sala sono ricostruite le varie attività connesse alla produzione di tessuti partendo dalla lavorazione della materia prima che veniva prodotta in loco e trasformata in tessuti pregevoli tramite telai di cui ne sono rimasti esposti due, uno manuale che possedevano quasi tutte le famiglie a Santu Lussurgiu e uno semimeccanico modello Jacquard.
Il maestro dopo aver raccontato accuratamente tutte le fasi della filatura e tessitura, con orgoglio descriveva le misure di lunghezza adoperate anticamente: […] un’altra cosa troppo importante prima di andare via, le misure di lunghezza che si usavano anticamente a Santu Lussurgiu prima che si diffondesse il sistema metrico decimale. Qua da noi la misura principale era Sa guida, il gomito, il cubito. Era in sostanza la lunghezza dal gomito alla punta della mano quasi 50 cm pressappoco. Sa guida si divideva in duos pramos, due palmi. Il palmo a sua volta si divideva in due mani. Sa manu si divideva in poddighes, in dita. Duas guidas formavano unu brazzu e due braccia aperte formavano una passa e duas passas più una guida formavano una canna poi c’è la fune, sa fune, che veniva utilizzata per misurare i terreni.